Il segreto del successo di Violet Evergarden
Perché questa storia ha fatto breccia nel cuore di molti?
Violet Evergarden, come è ben noto, è una seria light novel scritta da Kana Akatsuki e illustrata da Akiko Takase, divenuta una seria animata di grande successo, seguita da un episodio speciale di notevole qualità e da ben due film eccelsi. Inizialmente si pensava a una serie sequel, ma avendo raggiunto il massimo della maturazione psicologica della protagonsta, beh, si è presto capito che Violet Evergarden poteva concludersi solo con un lungometraggio, un bellissimo film animato uscito il 23 ottobre del 2021. Il finale strugente ha lasciato senza fiato molti appassionati, ma non ha in alcun modo ritrattato il tema della storia di Violet Evergarden. Ma quel è questo tema su cui ruota tutto il racconto? E come può accordarsi con il finale dell’ultimo film? Scopriamolo insieme!
Violet Evergarden: alla scoperta dei sentimenti umani
Ho già avuto modo di realizzare diversi articoli scritti di cuore dedicati per Violet Evergarden, sia per quanto riguarda la serie che l’episodio speciale usciti per Netflix. La ragione è che sono molto legato al tema della storia, perché in qualche modo mi riguarda. In realtà riguarda tutti noi perché, nel profondo, ognuno desidera la medesima cosa della protagonista di questo racconto.
Ma quel è tema di Violet Evergarden? Cosa desidera Violet?
Per poterlo comprendere bisogna un attimo soffermarci nuovamente sulla storia della protagonista: Violet è una graziosa bambina che durante un conflitto tra due nazioni in guerra, in quella che sembra una versione fantasy e alternativa dell‘Europa, viene ritrovata dall‘esercito e se ne scoprono le incredibili abilità come bambina soldato. Tuttavia, a differenza di molti che hanno recensito questa serie, quella dei bambini soldato non è un argomento particolarmente rilevante per la storia, ma si tratta solo un espediente narrativo che nulla o poco ha davvero a che fare con il tema dell’opera. Violet verrà affidata come arma umana al Maggiore Gilbert Bougainvillea, un giovane uomo di buon cuore che decide di tenere con sé la ragazzina per paura che qualcun‘altro possa usarla come uno strumento di guerra senza alcuno scrupolo. Ma egli stesso, suo malgrado, dovrà fare affidamento sulle incredibili abilità di Violet. Il punto su cui ruota la storia, almeno nel suo incipit, è che Violet è resa quasi autistica a causa dei traumi subiti in guerra e Gilbert prende a cuore la sua persona, cercando di trasmetterle non solo le capacità per sopravvivere al conflitto, ma soprattutto il suo affetto per fare affiorare nella ragazza quei sentimenti che lei non è più capace di tirare fuori. Oppure comprendere affinché non si riduca a uno strumento di guerra senz’anima. Naturalemente, con il passare del tempo, tra i due personaggi nasce un sentimento profondo.
La scoperta del dolore più grande
Ma cosa accade durante la battaglia finale che porterà alla fine della guerra? Tutto questo lo scopriamo tramite alcuni flashback che sono frammentati nel presente della storia, dove Violet non è più un membro dell‘esercito. Infatti ormai la guerra è finita e Violet è stata affidata a Hodgins, il migliore amico di Gilbert. Da subito appare chiaro che non c’è stato un lieto fine. Violet ha perso entrambe le braccia in guerra e le sono state sostituite con due protesi meccaniche e nessuno ha il coraggio di riferirle che fine abbia fatto il suo amato Maggiore Gilbert. Violet però è spinta dal voler capire l’ultimo dialogo avuto con Gilbert durante la parte finale della guerra. E questo la porta a diventare una “bambola di scrittura automatica”, ovvero…
[…] ragazze di bell’aspetto incaricate di scrivere lettere capaci di trasmettere i sentimenti del committente.
Questo lavoro è un perfetto pretesto narrativo per permettere a Violet di crescere e comprendere se stessa e gli altri. Episodio dopo episodio, Violet cresce ed empatizza con le persone che le affidano di trasmettere ai loro cari i propri più intimi sentimenti, divenendo sempre più abile nel suo lavoro. Ma questo percorso comporta una scoperta di sé stessa piuttosto dolorosa. Così, arriverà il momento in cui verrà a conoscenza della verità su sé stessa e sulla tragica fine di Gilbert.
Il significato delle parole: «Ti amo!»
Inizialmente Violet non sa che Gilbert è dato per disperso in guerra… e che mai se n’è ritrovato il corpo dopo la terribile esplosione, dove i due hanno vissuto l’ultimo istante del conflitto insieme. Dopo innumerevoli disavventure, che apprendiamo attraverso i ricordi di Violet e che culminano nell’ultima battaglia per porre fine alla guerra che lacera il regno di Leidenschaftlich, Gilbert si sacrifica per salvare la vita della ragazza da un’esplosione. L’uomo, gravemente ferito, prima di morire rivela a Violet i suoi sentimenti:
La forza dei legami
Tuttavia, Violet troverà la forza per rialzarsi ed affronatre la vita che Gilbert le ha donato con il suo sacrificio. Per tutto il percorso della storia Violet, in veste di bambola di scrittura automatica, dovrà recapitare innumervoli lettere scritte per i propri cari da persone ormai morte, chi per malattia e chi per la estenuante guerra combattuta. Questo è il tema della storia: l‘amore crea legami che non solo perdurano per tutta la vita, ma creano un filo conduttore che lega tutte le persone e che testimoniano il più grande desiderio dell‘essere umano: l‘eternità, quella che ci permetterà, un giorno, di rivedere coloro che amiamo. Così si chiude la serie pricipale di Violet Evergarden: la ragazza, dopo aver scritto una lunga lettera d’amore per il suo amato Gilbert, deciderà di attendere per sempre il momento in cui lo rivedrà. Lei manterrà questa certezza, questa fede che prima o poi potrà anche lei dire «Ti amo!» al suo amato Maggiore.
Il senso della vita
Pertanto un finale triste, commovente ma pieno di speranza, che trasmette ancora una volta il forte esistenzialismo di molte opere giapponesi. Essendo l’Occidente impoverito da un Postmodernismo senza precedenti, molti preferiscono le produzioni asiatiche dove permane ancora un forte desiderio di ricerca di una verità oggettiva che dia senso alla nostra esistenza. In questo Violet Evergarden si rivela un capolavoro: ★★★★★, sia nella serie animata che nella light novel.
Il film di Violet Evergarden: rimette davvero tutto in discussione?
Ma arriva l‘ultimo film che conclude la storia di Violet. Sono passati alcuni anni, Violet è diventata una bella ragazza ormai maggiorenne, ma continua a pensare disperatamente a Gilbert. Questo preoccupa tutti i personaggi, consapevoli che malgrado Violet sia diventa più forte continua in ogni caso a vivere ancorata al suo passato con Gilbert.
La storia del film si alterna tra due diversi momenti temporali: attraverso le ricerche della discendente di una cliente di Violet scopriamo cosa è successo. Nell’episodio 10 della serie, Violet accetta di scrivere ben cinquanta lettere indirizzate da una madre morente alla figlia ancora bambina, che vuole lasciarle come dono una lettera di auguri per ogni giorno del suo compleanno. Siamo almeno quasi un secolo dopo le vicende di Violet, dove la bambina in questione è ormai defunta ed aveva un rapporto molto profondo con la nipote che porta astio alla madre, perché per esigenze di lavoro non è stata vicina alla nonna negli ultimi giorni della sua vita. La ragazza, amareggiata ed arrabbiata con i suoi genitori scopre le famose lettere scritte da Violet ed inizia così un lungo viaggio alla scoperta della famosa bambola di scrittura automatica più famosa di sempre.
Così l’opera è alternata tra il futuro e il presente dove vive ancora Violet. Nel presente la nostra Violet ha accettato un nuovo incarico: scrivere in segreto per un bambino di nome Yuri, gravemente malato, delle lettere indirizzate ai membri della sua famiglia dopo che lui sarà spirato. Questo elemento del racconto è importantissimo. Insieme a quello che si ricollega all’episdio 10 della serie, perché ci ricorda i legami indissolubili che nemmeno la morte può distruggere.
Due storie… per raccontarne una!
Eh sì, queste due sottostorie sono fondamentali in quanto viene a mancare una cosa che tutti davamo certa: la morte di Gilbert. Viene ritrovata una lettera con la caligrafia di Gilbert proveniente da un’isola che non fa parte del regno di Leidenschaftlich. Hodgins scopre così, insieme al fratello di Gilbert, che quest‘ultimo non è morto ma è sopravvissuto! Questo sconvolgerà Violet che si metterà sulle tracce di Gilbert che – per colpa dei sensi di colpa per aver sfruttato Violet come arma umana – si è ritirato a vivere su di un‘isola sperduta, come insegnate e tuttofare. Senza entrare troppo nello svolgimeno del racconto, Violet alla fine ritroverà Gilbert. Tra i due avverrà una scena che tutti, ci piaccia o no ammatterlo, volevamo vedere: Violet riuscirà a dire «Ti amo!» al suo amato Maggiore? La scena finale è talmente bella e commevente che forse è meglio raccontarvela direttamente con un’immagine ripresa dal film.
Questo però non ritratta in alcun modo il tema dell’opera. Perché con la morte di Yuri, che trasmette i suoi sentimenti alla famiglia grazie alle lettere di Violet, oltre al percorso intrapreso dalla pronipote della cliente di Violet dell’episodio 10, comprendiamo ancora una volta come i legami e l’amore lascino un segno destinato a durare per sempre. Quindi sì, i legami d’amore sono eterni. Questo viene ampiamente ribadito.
Conclusione
L‘ultimo film dedicato a Violet Evergarden si rivela la perfetta risoluzione della storia. Perché era troppo forte da parte di un buon numero di fan vedere di nuovo l‘una di fronte all’altro Violet e Gilbert. Anch’io, inzialmente, mi sono chiesto se non fosse una forzatura, in un’opera che in fondo si poteva già ritenere perfetta nella sola serie principale. Ma la verità è che il film emoziona. Soprattutto usa diversi espedienti per ricordarci che al di là di ogni cosa l’amore vince la morte, in ogni caso. E anche se Violet ha avuto la fortuna di poter ritrovare Gilbert ancora vivo, il messaggio dell’opera non cambia. Oltre a questo si aggiunge il conflitto vissuto da Gilbert, che da maggiore spessore alla storia d’amore vissuta dai due personaggi.
Dal punto di vista tecnico, cosa dire? È perfetto. I personaggi secondari ci sono tutti e li ritroviamo fedeli e ben caratterizzati come sempre, cresciuti anch’essi insieme a Violet. La sceneggiatura è stupenda, ogni dialogo è studiato con cura e ogni scena è perfettamente ben inserita nello svolgimento del racconto. Le colonne sonore sono belle come sempre e ogni inquadratura, ogni elemento inserito nell’opera è studiato in maniera minuziosa. C’è un lavoro fatto davvero con passione da parte della Kyoto Animation. E il voto che gli diamo? ★★★★★, come potevate ben immaginare.
Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un cammino che mi ha portato ad amare quel senso profondo della realtà che si può sintetizzare con il Viaggio dell’Eroe, di cui la Storia delle storie è per me la massima espressione. Dunque, mi occupo di sceneggiatura, spiritualità e narrativa!
Mimoza
Un riassunto meraviglioso quanto il film.
Alex Pac-Man
Grazie! L’ho scritto davvero per amore della serie.